Premi
I miei libri premiati…
Macchie di colore
Finalista al XX Premio Letterario Internazionale “Lago Gerundo” – sezione Narrativa edita – Racconti
Testo finalista per il particolare sistema costruttivo dei tre racconti gialli che hanno come unente filo conduttore l’arte pittorica di Caravaggio e Monet e alcune circostanze nodali delle loro esistenze.
Con una scrittura snella e sobria l’Autrice mostra ed esprime, da consumata scrittrice, le passioni letterarie ed artistiche che caratterizzano il suo vissuto, tratteggiando personaggi e storie che vanno oltre gli elementi distintivi e canonici del giallo, ma riconducono all’opera narrativa classica, sorretta da un accurato stile compositivo. (Stefano Rosa)
Enigma d’autore
1° Premio Assoluto per l’opera “Enigma d’autore”
XXII Premio Internazionale di Poesia, Prosa e Arti figurative “Il Convivio” – Sezione “Premio Luigi Pirandello” – Narrativa inedita
Come una carezza
Premio Speciale “Mater Dei” per la poesia “Come una carezza”
XII Premio Internazionale di Poesia “Maria, Madre del Buon Cammino” 2020/22 – Sezione Poesia in lingua italiana a tema libero
Una macchia di colore
2° Premio per il racconto “Una macchia di colore”
62° Festival Internazionale della Letteratura “Sandomenichino” – Sezione Narrativa inedita
Morte sul fiume
Menzione Speciale Romanzo Giallo al XIX Premio Letterario Internazionale “Lago Gerundo” – sezione Narrativa edita
Con una scrittura agile ed essenziale l’Autrice ci presenta un poliziesco assai ben congegnato, declinato secondo gli stilemi del giallo classico: il crimine, le indagini di investigatori istituzionali (in questo caso la polizia) e la soluzione del mistero, a cui ci si avvicina a piccoli passi, lasciando al lettore il gusto di costruirsi le proprie ipotesi.
Argomento di particolare ed attuale interesse: le vittime rientrano in quella drammatica e ignobile casistica dei tempi nostri che va sotto il nome di femminicidio. (Carlo Alfieri)
Piccole tracce
1° Classificato al XXVIII Premio Letterario “Città di Leonforte” – sezione Narrativa edita
Un enigmatico rituale come elemento unificante di una serie di efferati delitti è il caso difficile da risolvere per l’ispettore Corsi e il commissario Terzi, che si dibattono in una intricata rete fatta di inquietanti atmosfere arcaiche e misteriose, e di disincantata e cruda realtà.
Il racconto, sapientemente equilibrato fra le parti, spazia agilmente dall’orrido di misteriosi delitti all’analisi psicologica dei sentimenti di Irene e Mark, che vivono la loro intensa e tormentata storia d’amore, toccando quasi con pudore e delicatezza la tragica vicenda di Nina e Milan e di altre piccole vittime innocenti.
Alessandra Santini, attraverso un’efficace suspense narrativa, conduce con mano il lettore sulle “Piccole tracce”, dal prologo alla pagina conclusiva, attraverso i cunicoli dell’affascinante ed enigmatico mondo etrusco, ancora così prepotentemente vivo nella lucida follia di alcuni adepti da determinare il tragico destino di tante vittime umane.
Avvincente ed incalzante, il racconto tiene alta la tensione del lettore, immerso nella vicenda attraverso colpi di scena e ritmi serrati di narrazione, dialoghi vivaci e monologhi interiori, flash-back e puntuali riferimenti archeologici, realtà e fantasia. (prof.ssa Maria Algozino)
Punto di fuga
1° Classificato al X Premio Letterario Internazionale “Tra le parole e l’infinito” – sezione Letteratura emergente
La rappresentazione dei personaggi e dei suoi protagonisti, immersi nella vicenda e nel mondo creato dall’autrice, è uno dei tanti punti forti di questo romanzo che con peculiarità marcate e percepibili, lo rendono unico. La trama intessuta con maestria che riallaccia tutti i fili che sembrano senza senso ad un finale che sorprende. Un noir che scorre veloce, arrivando poi all’intuizione giusta. (Nicola Paone, Presidente del Premio)
Punto di fuga
1° Classificato al VI Premio Letterario “Nocera Poesia” – sezione Narrativa
Giallo dalla magnificenza evidente per la conduzione tecnica dello sviluppo, l’intensità della “suspense”, la padronanza delle parole e dello stile. L’ambiente poliziesco è rappresentato con realismo e professionalità, quindi con competenza: lo dimostra la configurazione delle indagini, donde è tratta l’immagine della società contemporanea con i “colletti bianchi” capaci finanche di uccidere per egoismi e ruberie… Pagine originali, avvincenti, che racchiudono personaggi ed episodi in una drammaticità la quale è davvero un aspetto non proprio raro della vita. (Sabato Laudato, poeta)
La settima vittima
1° Classificato al XXVIII Premio Letterario “Città di Cava de’ Tirreni” – sezione Narrativa edita
Un romanzo noir avvincente e ricco di tensione narrativa, sapientemente strutturato nell’intreccio e straordinariamente fluido e accattivante per la prosa e lo stile, che denotano una perizia non comune ed una scaltrita padronanza della scrittura e degli accorgimenti formali.
Le simbologie, i misteri, i colpi di scena, le strane coincidenze, la follia omicida, la lucida razionalità dell’indagine, il coinvolgimento emotivo, la linearità logica della storia, la maniera di raccontare: sono tutti ingredienti e punti di forza del romanzo, che è capace di coinvolgere costantemente il lettore, interessandolo e attirandolo in una sorta di cerchio magico.
Da leggere, lasciandosi sedurre e prendere, sia a livello emotivo che razionale. (prof.ssa Maria Olmina D’Arienzo)
Crypt
1° Classificato al Premio di Poesia, Prosa e Arti Figurative “Il Convivio 2015” – sezione E-Book edito
Il romanzo “Crypt” di Alessandra Santini, che si apre in maniera tranquilla, vede il commissario Mark Terzi alle prese con una particolare indagine sull’omicidio di Matteo Savona. La complessa e intricata trama dà sfogo all’inventiva dell’autrice, dando adito alla sua creatività, tra colpi di scena, vaglio di indizi e interrogativi esistenziali. I personaggi si muovono in un ambiente realistico, quello romano, mentre in un crescendo inarrestabile si giunge alla conclusione del caso, tenendo legato il lettore per l’intera narrazione attraverso uno stile lineare, puntuale e accattivante. (Giuseppe Manitta, editore)