Giusto un anno fa, a Lodi, dove sono stata invitata a tenere una “lezione-seminario sul racconto giallo” a due classi di dodicenni scalmanati che, devo dire, mi facevano un po’ paura. E invece…

È stata una bellissima esperienza raccontare come è nata la passione per il genere poliziesco, perché scrivo, chi sono i personaggi e le loro storie. Che poi sono anche le nostre: quelle di tutti i giorni. O in cui, nostro malgrado, possiamo trovarci coinvolti.

Non volava una mosca mentre leggevo il finale del mio racconto “Verità sospese” – che i ragazzi avevano letto solo per tre quarti e del quale avevo chiesto che scrivessero la conclusione. Curiosi di sapere come andava a finire. E se ci avevano azzeccato! Curiosi soprattutto di sentire i miei commenti sui loro elaborati.

È stata proprio questa la soddisfazione maggiore: avere la loro attenzione. E poi discuterne insieme, ascoltandone i commenti, le curiosità, i pensieri. Una sfida, sia per i ragazzi che per me, che ho sudato freddo sino alla fine! Ma che forse sono riuscita a trasmettere la mia passione per la scrittura e per l’arte, per i colori, le luci e le ombre della realtà che ci circonda. E un pizzico di spirito d’osservazione, che a uno scrittore non deve mai mancare.

Chissà che qualcuno di loro non provi un giorno a scrivere un racconto tutto suo?

http://www.istitutocazzulani.gov.it/2018/05/page/3/

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